Piccole sculture dall’apparente fragilità, fluttuanti tra un registro materiale e una dimensione spirituale. Memoria, simbolo, ma anche ricerca formale si intrecciano tra le sottili lamiere e gli steli metallici svelando un’essenza leggera desiderosa di corporeità. Le esili strutture governate dalle vibrazioni della luce si densificano in una sostanza lieve e a volte allusiva come nelle “sculture d’uso”, piccoli oggetti in cui l’astrazione plastica si riconverte in forme dall’utilizzo riconoscibile.